La blefaroplastica è una tecnica chirurgica di natura estetica, atta alla ricostruzione della palpebra, attraverso l’eliminazione della cute in eccesso.
L’intervento di chirurgia plastica alle palpebre superiori (blefaroplastica superiore) consente di correggere eventuali eccessi di cute e/o di grasso (palpebre pesanti o grinzose e borse) localizzati alle palpebre superiori conferendo un aspetto meno “vecchio” alla regione palpebrale e un’espressione degli occhi meno affaticata.
La blefaroplastica superiore non corregge l’abbassamento dei sopraccigli. Il loro sollevamento può essere ottenuto mediante il lifting del sopracciglio o trattamento con tossina botulinica.
Rugosità della pelle e “zampe di gallina” presenti nella regione delle tempie possono essere corrette solo parzialmente con la blefaroplastica. Una loro correzione più completa richiede un trattamento con tossina botulinica o con laser CO2; la presenza di un solco palpebrale superiore eccessivamente profondo può essere corretto con la tecnica del lipofilling.
L’intervento consta nella rimozione della cute in eccesso prolungando l’incisione della pelle 10mm circa oltre l’angolo laterale dell’occhio possibilmente in corrispondenza di una ruga preesistente (piega palpebrale).
Ove necessario si eseguirà la rimozione di tessuto muscolare e di grasso in eccesso in modo tale da eliminare le “borse” palpebrali.
Alla fine sarà effettuata una sutura con filo sottile in corrispondenza del nuovo solco palpebrale così da non lasciare nessuna cicatrice.
La chirurgia delle palpebre ritarda e rallenta i processi di invecchiamento. Col passare del tempo la pelle perde inevitabilmente la sua originaria elasticità e tende a divenire sovrabbondante, con un ritmo variabile da persona a persona. La durata del risultato, mediamente di 10 anni, è individuale, in relazione a fattori costituzionali.
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Dott. Pietro La Bruna